Andrea Taroni (1942–2019)

L’improvvisa scomparsa di Andrea Taroni avvenuta il 21 dicembre 2019 a Bologna costituisce un evento doloroso non solo per la comunità scientifica, in particolare di Modena, Bologna e Brescia dove Andrea ha svolto essenzialmente la sua attività di ricerca e didattica, ma anche nell’ambito della Società Italiana di Fisica della cui attività editoriale è stato certamente una colonna portante per un lungo periodo dal 1971 al 2005. Basti pensare che negli anni 1983–85, durante la gestazione dell’iniziativa per l’istituzione de Il Nuovo Saggiatore, l’idea da me elaborata insieme con Carlo Castagnoli e Pio Picchi e portata al Consiglio di Presidenza per l’approvazione definitiva fu discussa in via preliminare per stabilirne le procedure organizzative e il format con Andrea Taroni, Direttore Editoriale, e Paolino Papali, Segretario di Redazione. La proposta, passata al vaglio della Commissione Editoriale, istituita in precedenza e costituita da Gatto e Picchi –già Vicedirettori de La Rivista del Nuovo Cimento– Bassani e Taroni, fu concretizzata dando mandato a un Comitato operativo formato da Bassani, Picchi e Taroni per definirne la struttura. Quando, come da me raccontato in occasione del trentennale de Il Nuovo Saggiatore nel volume 31/1-2 del 2015, l’iniziativa prese corpo e il nuovo giornale in sostituzione del vecchio Bollettino uscì nell’aprile 1985 sancendone il rilevante successo, il lavoro dello staff editoriale al riguardo (ricordo in particolare, Mirca Cassanelli, Angela Oleandri e Carmen Vasini) diretto da Andrea Taroni era stato di essenziale supporto alla responsabilità diretta che Pio Picchi ed io ci eravamo assunti. Del resto l’efficacia e la qualità di tutta l’attività editoriale della SIF, che ebbe il suo sviluppo significativo proprio in quel periodo e determinò quello che certamente doveva diventare un fiore all’occhiello invidiabile della nostra Associazione, deve molto alla sagacia e alle capacità specifiche di Andrea Taroni. Andrea era arrivato alla SIF introdotto da Alessandro Alberigi Quaranta, di cui era stato allievo, con l’incarico di predisporre un programma di calcolo elettronico per la gestione e il controllo delle attività editoriali. Come mi ricordano Carmen Vasini e Angela Oleandri, tale programma prevedeva l’inserimento di dati su schede perforate elaborate poi dal computer del CINECA. Si pensi che tale controllo è rimasto attivo fino alla fine degli anni ottanta quando, con l’avvento dei personal computer, si procedette all’informatizzazione dell’ufficio editoriale introducendo un programma ad hoc utilizzato fino a pochi anni fa. Inoltre, a partire dal 1986 Andrea aveva assunto la direzione della rivista Fisica e Tecnologia, dopo esserne stato Assistente alla Direzione dalla sua fondazione nel 1978 sotto la direzione di Castagnoli prima e di Alberigi Quaranta successivamente. Tale rivista cessò le pubblicazioni nel 1990 perché ormai sostanzialmente assorbita da Il Nuovo Saggiatore. Dal 1982 Andrea assunse l’incarico di Direttore Editoriale della SIF, carica che mantenne fino al 2005, anno in cui gli succedette Angela Oleandri.
Era quello ancora il periodo che potremmo definire “classico” nella storia della SIF ma che preparava ormai la transizione al periodo “moderno” i cui tratti evidenti erano già nell’evoluzione della politica editoriale. Evoluzione sancita dall’avvento e dall’espansione delle riviste a livello europeo a partire dal 1986 quando rispondendo positivamente a un’ iniziativa della European Physical Society, una rivista della SIF, Lettere al Nuovo Cimento, si fuse con il Journal de Physique Lettres della Sociètè Française de Physique per fondare la nuova rivista europea Europhysics Letters (oggi EPL) che, malgrado iniziali reticenze “patriottiche” avrebbe trovato un successo significativo a livello internazionale. Andrea Taroni insieme con Angela Oleandri ebbe in queste operazioni, come nelle successive riguardanti l’istituzione di riviste di Fisica di livello europeo, un ruolo fondamentale che dette alla SIF una significativa rilevanza sia a livello di politica editoriale che di organizzazione tecnico-amministrativa. Andrea è stato membro del Board of Directors di EPL dal 1986 al 2005 e membro insieme con me e con la consulenza tecnica di A. Oleandri dello Steering Committee di EPJ (lo European Physical Journal in cui era confluito Il Nuovo Cimento prima con la sezione D e poi con la sezione A) dall’inizio (1998) fino al 2005. Il successo internazionale di tali riviste è oggi ben evidente.
Le doti di Andrea messe a profitto in ambito SIF erano ovviamente correlate con la sua pregevole attività scientifica e didattica e alle sue competenze tecniche. Si era laureato nel 1966 all’Università di Bologna e fino al 1971 aveva iniziato a svolgere attività di ricerca riguardanti la strumentazione elettronica e informatica usufruendo di borse di studio presso le Università di Bologna e in particolare di Modena, dove divenne Assistente di ruolo alla Cattedra di Elettronica e poi Professore Associato di Fisica dal 1980 al 1986. Vincitore al concorso di prima fascia nel febbraio 1986 divenne Professore Ordinario presso la Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Brescia con insegnamenti vari di “strumentazione automatica per misure industriali”, di “misure elettriche“, di “sensori e trasduttori” assumendo anche ruoli di responsabilità quali la Direzione del Dipartimento di Elettronica per l’Automazione e la Presidenza della Facoltà di Ingegneria nella stessa università. A livello nazionale ha ricoperto il ruolo di Presidente del Gruppo di coordinamento del CNR di Misure Elettriche ed Elettroniche. Andrea è stato anche uno dei promotori e fautori di attività connesse con l’istituzione della Facoltà d’Ingegneria dell’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (VA) di cui è stato Rettore dal 2007 al 2011 e poi Professore a contratto. La sua attività di ricerca, arricchita da circa 150 pubblicazioni, in cui ha profuso il suo talento, si era rivolta in particolare alla innovazione di tecnologie, frutto anche di vari brevetti, di strumenti (sensori, sistemi ad ultrasuoni, ad esempio) per la misurazione di grandezze fisiche (forza, pressione, accelerazione; portata dei fluidi, concentrazioni chimiche) assumendo anche il coordinamento di progetti a carattere nazionale finanziati dal MIUR. Tutto ciò, ed è importante sottolinearlo, con un rigore e una serenità di comportamento che ne caratterizzavano la capacità decisionale e la disciplina nel lavoro. Il suo aspetto professionale tuttavia non sempre nascondeva la sua caratura umana che si manifestava in qualità non banali quali la serietà delle sue opinioni e la sincerità della sua amicizia.
Essendo stato ospite un certo numero di volte a casa sua a Bologna, nell’accoglienza sua e della moglie Simonetta, ritrovavo con piacere una sana atmosfera famigliare.
Renato Angelo Ricci
Presidente Onorario SIF
Laboratori Nazionali di Legnaro
Università di Padova