Erasmo Recami (1939-2021)

Erasmo Recami

Erasmo Recami è nato il 21 novembre 1939 a Milano e si è laureato nel 1964 presso Università degli Studi di Milano - Istituto di Fisica con il massimo dei voti e la lode, relatore Piero Caldirola, discutendo la tesi di fisica teorica: “The Peripheral Model in High-Energy Physics and the K* Resonance”. Nel 1967 consegue il titolo di R-5 dell’INFN con la dissertazione: ”Space-Time Description of Relativistic Collision Processes by Wave- Packets” e successivamente nel 1975 ottiene l’equiparazione al grado di R-3. Consegue la Libera Docenza nel 1971 (Roma) e la riconferma nel 1977 (Catania). “Fu scienziato di grandissimo livello e lo fu nel profondo ... Ma fu anche storico appassionato e rigoroso, divulgatore inflessibile e, soprattutto, curioso di tutta la scienza. Scrisse con orgoglio: ‘ho fatto in Sicilia ricerche di paletnologia, essendo appassionato di Preistoria’. Il quadro che lo descrive, ricco e articolato, è di grande bellezza e complessità” (M. Casella e M. Rasetti, “Addio a Erasmo Recami, il padre delle quasi-particelle chiamate Tachioni”, La Stampa-Scienze, 21 Luglio 2021).

Tra i suoi primi articoli mi piace ricordare: “Esistono i Tachioni?”, Giornale di Fisica, 10 (1969) 195, in cui, riproponendo una ingegnosa ipotesi nell’ambito della teoria della relatività estesa, viene sostenuta la possibilità di particelle più veloci della luce: Tachioni. È stato docente dal 1968 per circa 25 anni nell’Università degli Studi di Catania: “Pur se lontano da molto tempo ha lasciato un segno indelebile nella nostra Università. Va via un pezzo di storia ...” (Francesco Priolo, rettore UNICT http://www.sisfa.org/ notizie-eventi/in-memoria-di-erasmo).

Dal 1992 Erasmo è stato docente per l’Università degli Studi di Bergamo, fino al pensionamento. Ha anche svolto insegnamenti specialistici presso il Centro Brasiliano Ricerche Fisiche di Rio, e la Università Statale di Campinas (San Paolo del Brasile). Erasmo era molto amato dagli studenti. È stato associato alle ricerche dell’INFN per la sezione di Catania (fino al 1992) e poi per la ezione di Milano. Inoltre ha svolto attività di ricerca presso numerose istituzioni estere (ne ricordiamo alcune): Univ. di Campinas; Univ. del Texas, Austin, Center for Particle Physics; Academy of Sciences of Kiev-Institute for Theoretical Physics; Niels Bohr Institute, Univ. of Copenhagen & Nordita; University of Oxford, U.K., Dept. of Astrophysics; Univ. of Wroclaw, Dept. of Theor. Phys; University of California at Santa Barbara (ITP). È stato un teorico eclettico e ha spaziato in diversi campi: la Fisica classica e applicata, la Relatività, la Meccanica Quantistica, la Fisica delle particelle, la Fisica nucleare e la Storia della Fisica: “Per Erasmo la fisica era parte integrante di una cultura totale, che spaziava dalla preistoria alla numismatica, dall’archeologia alla paleontologia e alla letteratura” (Enrico Giannetto, http:// www.sisfa.org/notizie-eventi/in-memoria- di-erasmo).

Ho avuto il privilegio di essere stato suo studente a Catania e successivamente suo amico personale. Lo incontrai nel 1977: indimenticabile la sua spiegazione in aula dei buchi neri e del raggio (classico) di Schwarzschild. Da quel primo incontro, continuai con regolarità a frequentarlo per consigli, spiegazioni o semplici chiacchierate, fino a quando non si trasferì a Bergamo, tenendoci pur sempre in contatto. In lui la didattica si faceva ricerca e viceversa. Amò l’archeologia, soprattutto in terra di Sicilia: ”... rinvenne per primo il Paleolitico Inferiore della Sicilia Orientale; … pubblicò vari articoli in tale settore, ad esempio su ‘Sicilia Archeologica’ e sul Notiziario della Rivista dell’Istituto di Scienze Preistoriche e Protostoriche di Firenze.” (da email ricevuto dal prof. Camillo Bella – Archeologo).

Inevitabilmente Erasmo rimane legato alla figura dello scienziato Ettore Majorana, scomparso nel 1938. Il suo libro ”Il caso Majorana: epistolario, testimonianze e documenti” contiene quasi tutta la documentazione che può considerarsi attendibile. Il suo garbo naturale era a volte portato a dividere il terreno con la fermezza di chi sentiva il dovere di difendere la memoria di Majorana, contro speculazioni più o meno gratuite” (Salvatore Esposito, http:// www.sisfa.org/notizie-eventi/ grazie-erasmo-con-illimitata-riconoscenza).

Leonardo Sciascia riconobbe i meriti di Recami nell’indirizzare il suo libro (La scomparsa di Majorana). Leggiamo da una sua lettera a Recami del 14 giugno 1975: “La ringrazio molto… Ho di lei un caro ricordo, e vorrei rivederla… ho tentato di telefonarLe in istituto: ma sempre mi hanno detto che non c’era. Comunque se a Lei venisse voglia di venire verso Agrigento..., con i più cari saluti. Suo, Leonardo Sciascia”. Non c’è da stupirsi per quel “... mi hanno detto che non c’era”. Per raggiungerlo si passava per il centralino dell’Istituto di Fisica, ma bisognava farlo in tarda mattinata o di pomeriggio, poiché per sua abitudine egli rimaneva a lavorare per quasi tutta la notte. Nel 2018 lo invitammo al congresso annuale della SISFA (Messina) a relazionare sulle ultime novità su Ettore Majorana (da cui foto, crediti: dr. Santo Reito, INFN-CT).

Di recente, dal Brasile, mi propose di riprendere un lavoro su Leonardo da Vinci, sulla legge di conservazione della quantità di moto (vedi: Quaderni di Storia della Fisica, N. 25, 2021). È stato il suo ultimo lavoro.

Gli chiesi notizie sulla sua salute appena qualche giorno prima della scomparsa; mi rispose dal Brasile: “Meglio, quando ci arriva (“ci” si riferiva alla Sig.a Marisa Tenorio de Vasconselos) il tuo gradito interessamento”.

Erasmo è morto improvvisamente il 14 luglio 2021 a Campinas (San Paolo-Brasile). Ha avuto molteplici riconoscimenti. Per tutti ricordiamo il Premio SIF per la Storia della Fisica nel 2000. Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in data 8.03.2019 lo ha nominato “Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”.


Angelo Pagano
INFN-Università di Catania