Antonio Paoletti (1930-2019)

Antonio Paoletti

Recentemente è mancato Antonio Paoletti, figura di primo piano della Fisica della Materia dalla seconda metà del secolo scorso fino ai giorni nostri.

Vogliamo qui ricordare alcuni momenti di particolare rilievo del suo percorso scientifico ed umano.

I primi passi come ricercatore risalgono agli anni cinquanta del secolo scorso, quando su incoraggiamento di Edoardo Amaldi a sfruttare le potenzialità dei neutroni, egli insieme a Giuseppe Caglioti e Francesco Paolo Ricci avviò una nuova attività di ricerca sulla diffrazione dei neutroni applicata alla materia condensata. In quegli anni la diffrazione di neutroni era ancora agli albori e la ricerca in questo settore veniva svolta solo da pochissimi gruppi al mondo.

A Roma, nei laboratori di CNRN Casaccia era in costruzione un piccolo reattore per formazione e ricerca: il TRIGA. Nel 1957 Paoletti venne assunto dal CNRN oggi ENEA con l’incarico di costruire presso il Centro di Ispra il primo spettrometro a triplo asse.

I tre amici dopo un periodo di approfondimento delle tecniche negli Stati Uniti, al rientro in Italia seguirono percorsi diversi. Con il reattore di Ispra prima e successivamente con il reattore TRIGA, Paoletti si è dedicato con successo allo studio della Struttura dei Materiali, utilizzando i neutroni come sonda e scrivendo articoli pionieristici in questo settore.

Successivamente la comunità scientifica ha avuto modo di apprezzare la sua attività di organizzatore oltre che di studioso sia nei rapporti tra CNR e il Sistema Universitario che in ambito SIF: Paoletti è stato Direttore di tre Corsi della prestigiosa Scuola Internazionale di Fisica “Enrico Fermi” della SIF tenuti a Varenna rispettivamente nel 1977 (Course LXX, Physics of magnetic garnets), nel 1996 (Course CXXXV, The physics of diamond) e nel 2004 (Course CLX, From Nanostructures to Nanosensing Applications). Ha ricoperto anche la carica di Vicedirettore de Il Nuovo Cimento D dalla fondazione fino al 1998, l’anno della confluenza della rivista SIF nello European Physical Journal, del quale è stato vicedirettore della sezione B.

Alla fine degli anni sessanta Paoletti aveva progettato e, in seguito, diretto il LESS (Laboratorio di Elettronica dello Stato Solido) del CNR. Tra le attività di punta del laboratorio ricordiamo l’acquisto e la gestione della strumentazione per la “Litografia con fascio elettronico”, unica in Italia e tra le prime in Europa. In quegli anni la Fisica della Materia in Italia, pur vantando risultati apprezzabili in alcune sedi, era senz’altro in ritardo (facendo il confronto con gli Stati Uniti ed alcuni paesi europei) nel dare adeguato spazio alle applicazioni: pensiamo in particolare alle diverse tipologie dei dispositivi a semiconduttore, alla microelettronica e alle enormi ricadute della ricerca sullo sviluppo tecnologico. Un passo di estrema importanza nella giusta direzione fu quello di far interagire e collaborare gruppi di ricerca appartenenti a diverse istituzioni ed enti (Università, CNR, Industrie).

Uno strumento utilizzato con innegabile successo per il raggiungimento dell’obiettivo sopra menzionato fra la seconda metà degli anni ottanta e la fine del secolo scorso fu il Progetto Finalizzato del CNR MADESS (materiali e dispositivi dell’elettronica dello stato solido) di cui egli fu Direttore e che seppe condurre con innegabile determinazione e visione strategica. È stata quella dei Progetti Finalizzati del CNR un’iniziativa di politica scientifica lungimirante e antesignana dell’attuale tendenza di stretta collaborazione tra pubblico e privato. L’ attività svolta dal MADESS è stata foriera di successive iniziative che hanno contribuito non solo alla crescita scientifica ma anche a quella industriale.

Merita inoltre essere ricordato che Antonio Paoletti –dal 2006 al 2009– fu Presidente del Sinal (Sistema nazionale per l’accreditamento di laboratori) dopo aver presieduto in precedenza la Commissione Centrale Tecnica Sinal contribuendo significativamente all’attività di accreditamento dei laboratori di prova in Italia, e partecipando al processo di unificazione con Sincert (Sistema di accreditamento degli organismi di certificazione e ispezione) che condusse alla nascita di Accredia, di cui fu Vice Presidente nel triennio 2009-2011.

Infine non possiamo dimenticare le sue qualità, la serietà, l’impegno e la passione con cui ha contribuito allo sviluppo della formazione e della ricerca, non rinunciando mai a dare il proprio apporto con convinzione e dedizione.


Carla Andreani, Università di Roma “Tor Vergata”
Emanuele Rimini, Università di Catania
Angiolino Stella, Università di Pavia