In ricordo di Sergio Natali (1934-2015)

Sergio Natali

Lo scorso 23 marzo è mancato Sergio Natali, Professore Ordinario di Fisica Generale presso l’Università di Bari e figura di grande rilievo della Fisica italiana e internazionale. Laureatosi in Fisica nel 1957 presso l’Università di Padova, dal 1959 al 1962 è stato Research Assistant e Project Associate all’Università del Wisconsin (USA), prima di essere chiamato dall’allora Direttore dell’Istituto di Fisica dell’Università di Bari, Prof. Michelangelo Merlin, a ricoprire l’incarico di Professore di Fisica Sperimentale e quindi di Assistente Ordinario alla cattedra di Fisica Generale.

Visiting Professor al CERN dal 1972 al 1973, nel 1975 ha vinto la cattedra di Fisica Sperimentale.

è stato Direttore della Sezione di Bari dell’INFN (dal 1976 al 1981) e del Dipartimento di Fisica (dal 1984 al 1987). Successivamente ha ricoperto numerosi e importanti incarichi per l’informatizzazione dell’Università e la realizzazione della rete informatica metropolitana.

Già nel 1962, arrivando a Bari, Sergio aveva avviato un nuovo promettente filone di ricerca nel settore della Fisica delle Interazioni Deboli con la tecnica delle camere a bolle. Il gruppo da lui fondato crebbe rapidamente, diventando molto competitivo in ambito internazionale e distinguendosi nei maggiori esperimenti con fasci di mesoni K+ e di neutrini. Durante il suo soggiorno al CERN aveva partecipato al primo esperimento con fasci di neutrini con la camera a bolle “Gargamelle”, offrendo un contributo fondamentale alla scoperta delle “correnti deboli neutre”, risultato di grande importanza scientifica destinato a cambiare la nostra rappresentazione del mondo. La sua attività sperimentale con le camere a bolle Gargamelle e BEBC era poi proseguita a Bari col raggiungimento di rilevanti risultati: di particolare importanza la prima osservazione del decadimento inverso del muone νμ + e → νe + μ, e la prima osservazione della particella Σ+c .

All’inizio degli anni ’80 si era dedicato a due nuovi filoni di ricerca: la ricerca di quark pesanti con le emulsioni nucleari, che avrebbe portato alla prima osservazione diretta del decadimento del quark b, e la Fisica e+e- all’acceleratore LEP, per lo studio delle proprietà della Z0, alla base dell’esistenza delle correnti neutre. Importanti i suoi contributi alla costruzione del calorimetro adronico dell’apparato Aleph.

Più recentemente, Sergio era stato un pioniere nello studio e nella progettazione dei rivelatori RPC per la realizzazione del trigger con i muoni nell’apparato CMS a LHC.

Anche dopo aver raggiunto l’età della pensione, aveva lavorato instancabilmente– come membro del consorzio CASPUR– all’ideazione e realizzazione della Rete Accademica Metropolitana RAM: 24 kilometri di fibra ottica che costituisce l’infrastruttura telematica del sistema scientifico-didatticoamministrativo barese e convoglia il traffico dati di Puglia e Basilicata verso il GARR e quindi verso la rete mondiale della ricerca.

Per noi fisici baresi che ci siamo formati sotto la sua guida illuminata, Sergio è stato un maestro esemplare oltre che una fonte di conoscenza. Fra le tante cose che abbiamo appreso da lui, la curiosità. Era questo il “sacro fuoco” che lo muoveva e che l’ha spinto a dedicare tutta la vita alla ricerca, talvolta sacrificando tempo libero, affetti e salute.

Lavoratore infaticabile, ci trascinava in avventure apparentemente impossibili e ci obbligava, se necessario, a svolgere lavori poco gratificanti che però, sotto la sua guida, si trasformavano in lezioni di scienza e di vita. Sempre con noi e sempre in prima linea, ci ha fatto crescere anche saldando fili o stendendo cavi, per acquisire una dote per lui imprescindibile, “la manualità del vero fisico”.

Aveva un carattere semplice e trasparente, per nulla diplomatico. Portato a dire sempre quello che pensava (o quella che pensava fosse la verità) le sue parole suonavano talvolta durecome pietre. Ma erano parole dettate dalla sua profonda onestà.

Persona di ampia cultura, animava le nostre serate alla “cantina” del CERN, con discorsi di Fisica, Storia e Politica che la sua vivacità culturale, la sua simpatia e qualche boccale di birra, ha reso memorabili.

Lascia in noi un vuoto incolmabile come scienziato, come uomo, e soprattutto come amico. Ciao Sergio.


S. Nuzzo
Università e Politecnico di Bari