Leopoldo Milano (1941-2021)

Leopoldo Milano

Lunedì 26 aprile è venuto a mancare Leopoldo Milano, già ordinario di Fisica presso il dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Leopoldo Milano, originario di Piano di Sorrento, nel 1965 conseguì il diploma in Scienze Nautiche per poi iscriversi all’Istituto Universitario Navale dove conseguì la laurea discutendo una tesi di astronomia nautica. Di lì a pochi anni entrò come astronomo aggiunto all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e, sotto la direzione del suo maestro Tito Nicolini, iniziò la sua carriera scientifica occupandosi inizialmente di misure geodetiche e di astrometria. Per alcuni anni, in collaborazione con alcuni colleghi dell’Osservatorio di Collurania a Teramo, si occupò dello studio degli asteroidi ideando e costruendo il primo simulatore di curve di luce. In seguito alla modernizzazione della specola napoletana, nel 1974 si convertì allo studio delle stelle doppie fotometriche e, in particolare, delle binarie a contatto riuscendo a creare un piccolo gruppo di ricerca che si affermò rapidamente sulla scena internazionale anche per l’uso, all’epoca pioneristico, dei primi calcolatori elettronici e dei primi codici di simulazione per la modellazione di sistemi binari. Nel 1982, in seguito a diversità di vedute con la nuova direzione, lasciò l’Osservatorio per ricoprire prima il ruolo di Professore Associato, e poi quello di Professore Ordinario nel Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università di Napoli.

Qui si dedicò, con coraggio e lungimiranza scientifica, ad una nuova branca dell’astrofisica che all’epoca era ancora allo stato embrionale: l’astronomia gravitazionale. Grazie alla sua capacità di attrarre studenti brillanti e in collaborazione con la sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in pochi anni fondò un gruppo di ricerca che avviò studi pionieristici nel campo dello sviluppo dei rivelatori interferometrici di onde gravitazionali. Negli anni '90, il gruppo da lui diretto partecipò alla fondazione, costruzione e messa in operazione del progetto Virgo che, insieme agli analoghi rivelatori del progetto americano LIGO, ha portato nel 2015 alla scoperta delle onde gravitazionali e alla nascita dell’astronomia gravitazionale e “multi- messaggero” che ha aperto una nuova finestra per la nostra conoscenza dell’universo. Per la sua attività di ricerca Milano ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui il Breakthrough Prize for fundamental physics, il Gruber Cosmology Prize, la medaglia Murat dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e il premio Sorrento nel Mondo.

Oltre all’attività scientifica, Milano ha ricoperto importanti incarichi nel nostro ateneo, tra cui quello di direttore del Dipartimento di Fisica e quello di vice- presidente del Polo delle Scienze e Tecnologie del complesso di Monte Sant’Angelo. Leopoldo Milano si è anche dedicato con passione alla didattica e, negli anni, ha seguito le tesi di laurea e dottorato di decine di studenti, molti dei quali si sono poi inseriti con successo nella carriera scientifica come suoi collaboratori o in altre importanti istituzioni di ricerca in Italia e all’estero. Grazie alle sue doti umane è sempre rimasto un punto di riferimento per molti di loro anche nella loro successiva carriera. Va infine ricordato che, malgrado i pressanti impegni didattici e di ricerca, Leopoldo Milano si è sempre distinto per la sua partecipazione attiva alla società civile, giungendo a ricoprire per alcuni anni il ruolo di Difensore Civico presso il Comune di Piano di Sorrento.

La scomparsa di Milano è una grande perdita per la comunità di ricerca non solo napoletana, ma anche nazionale e internazionale. Un grande pregio di Leopoldo è però sempre stato quello di incoraggiare i giovani ricercatori del suo gruppo a prendere iniziative e permettere loro di assumere responsabilità sia scientifiche che gestionali nelle attività di ricerca. Questa scelta controcorrente ha permesso a Leopoldo non solo di portare avanti diversi filoni di ricerca, ma soprattutto di creare una scuola e un gruppo di ricerca sulla fisica della gravitazione impegnato oggi nei più importanti progetti di ricerca nazionali e internazionali nel settore. Questa, insieme all’affetto e alla gratitudine di molti suoi ex- studenti e collaboratori, costituiscono la sua eredità scientifica e culturale.


Luciano Di Fiore
INFN, Sezione di Napoli
Giuseppe Longo
Università di Napoli “Federico II”