Vera Maxia (1924-2017)

Vera Maxia

Il 20 novembre 2017 è mancata Vera Maxia.

Inizialmente, in pieno periodo bellico, intraprese gli studi di Medicina che però dovette presto sospendere perché, in conseguenza dei pesanti bombardamenti della città di Cagliari del 1943, sfollò con la famiglia ad Isili. Queste vicende segnarono profondamente l’animo di Vera che per poco era scampata alla morte durante la distruzione della sua abitazione. Il ritorno alla vita normale nel periodo post-bellico non fu facile e ci volle qualche tempo prima che la situazione famigliare le consentisse di riprendere gli studi. Il periodo dello sfollamento fu però l’occasione per venire in contatto con un gruppo di intellettuali guidati da Nicola Valle, giornalista, scrittore e noto protagonista della vita culturale cagliaritana del dopoguerra, che a Isili fondò il circolo degli “Amici del Libro” cui Vera legò tanti anni della sua vita. Gli anni che seguirono segnarono una svolta negli interessi di Vera che, in conseguenza del dibattito creatosi sull’uso pacifico dell’energia nucleare, si interessò e infine si appassionò alla fisica: talvolta, scherzando con gli amici, ricordava che Fermi era stato il suo primo amore. Cambiò corso di laurea e si laureò in fisica nel 1952 discutendo una tesi sulla spettroscopia dei raggi cosmici, argomento d’avanguardia in quei tempi, specie a Cagliari dove la comunità scientifica internazionale effettuava esperimenti con palloni sonda. Essa ottenne dopo qualche tempo una posizione di Assistente alla cattedra di Fisica Sperimentale e successivamente alla cattedra di Fisica Superiore, prima ricoperta per breve tempo da Mario Deaglio poi da Augusto Gamba ed infine da Piero Brovetto (Il Nuovo Saggiatore –online– “In ricordo di Piero Brovetto” 2013) . La collaborazione con Piero fu ricca ed entusiasmante e coprì un ampio spettro di argomenti di ricerca: dalla elettroluminescenza intrinseca (effetto Destriau), alla termoluminescenza, dalla termodinamica dei processi luminescenti (applicando il principio di minima produzione di entropia formulato da Prigogine vennero dimostrate le equazioni cinetiche di Antonov-Romanosky) all’effetto Mössbauer ed ai fenomeni elettromagnetici della atmosfera, per citarne alcuni, tutti testimoniati da importanti pubblicazioni. A Piero, di cui fu prima collaboratrice, poi compagna di vita e consorte nella maturità, Vera fu unita da un profondo e saldo legame che tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerli possono testimoniare. Ricoprì la posizione di Professore Associato presso la Facoltà di Farmacia, mancò la posizione di Professore Ordinario per motivi di opportunità, essendo persona molto sensibile alle questioni di correttezza formale, in considerazione del suo legame con Piero. Chi la conosceva non si stupisce del fatto che Vera non amasse imporsi in posizioni di visibilità nell’ambito della vita accademica dell’Università di Cagliari.

Preferiva usare il suo tempo nella ricerca e nella frequentazione degli “Amici del Libro” dove nelle riunioni, incontrava i tanti amici. L’amicizia era infatti per Vera un aspetto molto importante della vita e, nell’ambito della SIF, condivideva con Piero la gioia di ritrovare in occasione dei Congressi la loro “famiglia” alla quale sentivano orgogliosamente di appartenere. Di appassionata amicizia Vera fu molto generosa verso coloro che scrivono e che ne ricordano con commozione la sua rara e profonda umana sensibilità.


Marcello Salis, Università di Cagliari
Piero Quarati, Politecnico di Torino