Sergio De Filippo (1951-2021)

Il giorno 4 novembre 2021 il prof. Sergio De Filippo ci ha lasciati. Era nato a Sarno (SA) nel 1951. Si era laureato con lode in fisica presso l’Università di Napoli nel 1974, discutendo una tesi di teoria dei campi.
Successivamente si era trasferito presso l’Università di Salerno, dove iniziò la carriera che lo portò a diventare professore incaricato nel 1977, professore associato nel 1985 e infine professore ordinario di Fisica Teorica nel 2004. Ha tenuto in tutti quegli anni l’insegnamento di Meccanica Razionale (poi Meccanica Analitica) per gli studenti di Fisica, e anche vari corsi di Fisica Matematica per gli studenti di Matematica. Come docente è sempre stato considerato tra i migliori, grazie alla sua sicura competenza e a eccellenti capacità didattiche, unite a una rara disponibilità e umanità nei confronti degli studenti, dai quali è sempre stato molto apprezzato e amato.
La sua attività di ricerca ha spaziato dalla teoria dei campi, al caos classico e quantistico, ai sistemi integrabili, alla relatività generale.
In tutti i suoi numerosi lavori ha portato importanti contributi originali, guidato da un profondo intuito fisico e da salde competenze in tutti i settori della fisica teorica. Ha formato numerosi allievi, alcuni dei quali sono brillantemente inseriti in attività di ricerca in Italia e all’estero.
Nei primi anni 2000 fu colpito da una grave forma di atrofia dei neuroni motori, che lo condusse rapidamente all’immobilità, fino al punto di poter comunicare, con l’ausilio di un computer, solo mediante il movimento degli occhi. La malattia lo costrinse ovviamente a lasciare l’insegnamento, tuttavia non indebolì le sue facoltà intellettuali, né il suo amore per la vita. Con ammirevole forza d’animo ha continuato ad essere il punto di riferimento della sua famiglia, a fare ricerca, con le difficoltà che si possono immaginare, e a produrre importanti lavori, da solo o con i suoi allievi.
La sua scomparsa lascia un vuoto doloroso nella comunità dei fisici e fra tutti coloro che, conoscendolo, hanno potuto apprezzarne le doti intellettuali, la generosità, il coraggio.
Questa è la lettera che numerosi suoi studenti ed ex-studenti gli inviarono nel 2007, quando egli lasciò definitivamente l’insegnamento:
Caro professore De Filippo,
Abbiamo impiegato molto tempo per trovare
il modo di esprimere i sentimenti racchiusi nel
cuore, ma finalmente raccogliamo le forze e le
scriviamo questa lettera.
Potremmo passare in rassegna le sue doti di
docente e di scienziato, potremmo tessere le sue
lodi per pagine e pagine, potremmo ricordare
le sue straordinarie qualità umane, ma non è
questo lo spirito delle righe che scriviamo...
Quello che lei ci ha trasmesso infatti non è la
nostalgia del passato, bensì la tensione verso
il futuro, la curiosità dell’ignoto, l’amore per
la ricerca, in qualsiasi ramo della fisica essa si
esplichi.
Lei ha avuto la capacità di abbattere in noi
ogni pregiudizio riguardo le materie che ci
ha insegnato, trasmettendo la passione fuori
dal comune che l’ha sempre contraddistinta,
aprendo le nostre menti ad orizzonti illimitati,
insegnandoci che bisogna essere fisici “a tutto
tondo”.
Con questi ingredienti siamo cresciuti,
abbiamo preso le nostre strade... Alcuni di noi
sono ancora tra questi corridoi, altri sono nel
mondo del lavoro, altri hanno preso ancora
altre direzioni, ma tutti portiamo nel cuore il suo
insegnamento: la serietà nel fare ogni cosa e la
passione nel vivere la vita.
È da tutti noi allora che sale unanime un solo
sentimento, una sola parola: grazie...
Grazie davvero... Grazie di cuore...
I suoi studenti
Mario Fusco Girard, Ileana Rabuffo,
Mario Salerno
Università di Salerno