Giorgio Cortellessa (1929–2018)

Il 24 luglio 2018 è mancato Giorgio Cortellessa, brillante fisico, che nella sua lunga vita ha spaziato in diversi campi della ricerca scientifica, mantenendo anche sempre vivo –forte della sua profonda cultura– l’interesse per l’insegnamento, per la pubblicistica e per la politica. Un aspetto notevole della sua poliedrica personalità era la convinzione, quasi una missione, di dover condividere con gli amici e, se del caso, intervenire pubblicamente sui temi riguardanti la ricerca in Italia, il funzionamento delle istituzioni, le scelte della politica. Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di collaborare con lui ad alcune delle sue ricerche non dimenticheranno mai le interessanti discussioni che immancabilmente si innescavano nelle pause degli esperimenti o nei viaggi comuni: era l’effetto della sua grande disponibilità nei rapporti con gli altri che lo portava a condividere il suo pensiero con naturalezza e intelligenza. Le sue riflessioni, soprattutto sui temi controversi della politica scientifica da seguire, erano esposte quasi sempre in modo brillante, spesso ironico, qualche volta sarcastico: era infatti dotato di un notevole senso dell’umorismo, tipico del suo carattere estroverso.
Nato a Torino il 25 ottobre 1929, Giorgio si laureò a Roma in fisica a soli 21 anni nel giugno del 1951. La sua tesi sperimentale di fisica nucleare, svolta presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) utilizzando l’acceleratore Cockroft-Walton da 1,1 MV, venne valutata dalla commissione presieduta dal prof. Enrico Persico a pieni voti e lode.
Dopo la laurea Giorgio continuò a collaborare con l’ISS dove, a seguito di concorso nazionale, fu immesso nel dicembre del 1953 nei ruoli dei ricercatori del Laboratorio di Fisica e, successivamente, posto a capo del Reparto di Fisica Nucleare. Valido collaboratore del prof. Mario Ageno, Giorgio in quei primi anni si dedicò alla misura dei raggi nucleari di diversi elementi e partecipò attivamente alle ricerche condotte sulla scintillazione nei liquidi da Mario Ageno e Ruggero Querzoli, che per la prima volta chiarirono il meccanismo alla base del fenomeno.
Negli anni 1956–57 trascorse un lungo periodo alla Cornell University, interessandosi in particolare dell’elettrosincrotrone, in previsione della costruzione di quello di Frascati. Il suo soggiorno risultò determinante per l’ISS: da una parte, lo rese padrone delle tecniche che il gruppo di fisici che lavoravano a Cornell con l’elettrosincrotrone utilizzava nella calibrazione del fascio gamma, dall’altra gli permise di approfondire le conoscenze sui rivelatori utili per studiare i vari tipi di particelle da cercare.
Al suo ritorno Giorgio trasferì le sue
conoscenze ai più giovani del laboratorio
di fisica dell’ISS, il che diede luogo a una
successione di programmi di ricerca a Frascati
condotti negli anni dal “Gruppo Sanità”.
Fra questi vanno ricordati in particolare:
- la fotoproduzione di π0 e l’effetto Compton
su protone, studiati all’elettrosincrotrone di
Frascati;
- l’esperimento, anche esso condotto
all’elettrosincrotrone di Frascati, di diffusione
quasi-elastica di elettroni sui protoni legati nei
nuclei di diversi elementi (gruppo coordinato
da Ugo Amaldi e Giorgio Cortellessa), che
per la prima volta ha determinato l’energia di
legame e la distribuzione di quantità di moto
di tali protoni, nell’ambito del modello a strati
dei nuclei.
All’ISS Giorgio percorse tutta la carriera fino a diventare nel 1962 dirigente di ricerca (posizione a quel tempo equiparata a quella di professore universitario ordinario); a seguito della ristrutturazione dell’ISS lasciò il Laboratorio di Fisica per dirigere il Centro di Calcolo, fino alla quiescenza nel maggio 1996.
Parallelamente alla ricerca, anche in riferimento ai compiti di controllo assegnati all’ISS, gli interessi di Giorgio hanno riguardato negli anni lo studio di problemi sanitari, in particolare per quanto riguarda le applicazioni dell’energia nucleare e le ricadute sull’ambiente (tematiche queste che hanno assorbito Giorgio fino all’ultimo). Per le sue competenze è stato chiamato da diversi Ministri della Sanità e della Ricerca Scientifica a Capo delle rispettive Segreterie Scientifiche.
Fra gli altri incarichi ricordiamo quelli di Segretario della Commissione Spaziale Italiana, Membro del Comitato Fisica del CNR, Vicepresidente del Gruppo Energia-Ambiente dell’OCSE.
Libero docente di fisica nucleare ha anche svolto, in Italia e all’ estero, un’intensa attività didattica in corsi di insegnamento universitari e specialistici.
Testimoniano la sua operosità oltre 200 pubblicazioni. Con la sua mancanza abbiamo perduto un caro amico, una persona di grande dirittura morale, un fisico di notevole valore a cui tanti, allora giovani, riconoscono di dovere molto.
Armando Reale
Università dell’Aquila
Paolo Salvadori
Università di Perugia