In Ricordo di Milla Baldo-Ceolin (1924-2011)

Milla Baldo-Ceolin
"È morta la Milla". La notizia che ci ha raggiunti il 25 novembre scorso ha chiuso un breve periodo di acuta malattia che l'aveva colpita e che ci aveva tenuti in apprensione, amici, colleghi, allievi, collaboratori vicini a Carlo, suo inseparabile marito e compagno di tutta una vita.

"Milla" la chiamavamo tutti, più che un diminutivo famigliare semplificativo del nome importante di Massimilla, un appellativo che ne richiamava la sua affabile presenza e l'affetto che sempre ha destato.

Così, con elegante discrezione, se ne è andata lasciando non solo tracce importanti della sua straordinaria vita di scienziata e di docente e maestra nel campo della fisica fondamentale, in particolare della fenomenologia delle particelle elementari, ma anche un vuoto di inestimabili rapporti umani e di affetti indimenticabili.

Nata a Legnago (Verona) nel 1924 e laureatasi a Padova nel 1952, in questa Università ha svolto la sua attività di ricercatrice e docente divenendo nel 1963, prima donna in assoluto a Padova, professore ordinario alla Cattedra di Fisica generale e successivamente di Fisica Superiore, insegnamento che ha tenuto ininterrottamente fino alla cessazione del servizio accademico. La sua autorevole presenza nell'ambito dell'università e, soprattutto, della comunità scientifica italiana e internazionale fa di lei un esempio di certe doti che hanno sempre accompagnato donne di grande intelletto e cultura, certamente non bisognose di "quote rosa" per affermare la propria competenza e personalità.

Si spiega così la sua diffusa notorietà insieme con la sua rilevante attività scientifica dapprima rivolta alla comprensione delle particelle strane. La scoperta nel 1958 del primo evento di antilambda è molto significativa del suo modo di sperimentare: sua è l'idea dell'esperimento e il calcolo di fattibilità, sua soprattutto l'interpretazione chiara dell'evento trovato nelle lastre fotografiche esposte al Bevatron di Berkley.

Fondamentali sono stati gli studi sui mesoni K carichi e neutri, dapprima con le emulsioni nucleari e successivamente con le camere a bolle a Berkeley, al CERN e all'ITEP di Mosca con importanti risultati relativi ai numeri quantici, alle regole di selezione e alle invarianze fondamentali, l'ultima rispetto a CPT dallo studio dei decadimenti dei mesoni K0 nella camera a bolle a Xenon dell'ITEP.

Poi il capitolo sui neutrini. L'esperimento NUE al CERN in collaborazione con Aachen ha fornito una prima conferma sperimentale delle teorie unificate delle interazioni deboli ed elettromagnetiche, attraverso la prima misura sistematica delle correnti neutre leptoniche. Lo studio sperimentale, ancora al CERN, delle interazioni dei neutrini e antineutrini separatamente su protoni e neutroni ha fornito informazioni importanti sulle proprietà dinamiche dei quark e degli antiquark dei singoli sapori.

Infine, Milla è stata la prima a proporre al CERN un esperimento sulle oscillazioni dei neutrini, che si è potuto effettuare solo 15 anni dopo, proseguendo poi con gli ultimi lavori che l'hanno vista coinvolta negli esperimenti NOMAD al CERN e ICARUS al Gran Sasso. Nel frattempo aveva iniziato un'attività al reattore nucleare dell'ILL di Grenoble volta allo studio delle oscillazioni neutrone-antineutrone, nell'ambito delle teorie di grande unificazione. Una misura importante che ha fornito un limite molto significativo all'oscillazione.

Nel corso di tutta la sua attività ha saputo creare un folto gruppo di collaboratori, ricercatori e tecnici e promuovere collaborazioni internazionali ai massimi livelli, sempre entusiasta, sempre attenta a trasmettere giovani la curiosità e la passione per la fisica che l'hanno sempre contraddistinta.

Al dibattito scientifico ha dato un contributo straordinario organizzando, con puntigliosa cura, tutta la serie di workshop, che si sono susseguiti ininterrottamente dal 1988 a Venezia presso l'Istituto Veneto, intitolati "Neutrino Telescopes, un altro modo di guardare il cielo" richiamando a Venezia i massimi esperti della fisica del neutrino e della fisica astroparticellare, tra cui numerosi Premi Nobel. Milla accoglieva i partecipanti come una grande signora accompagnando le discussioni scientifiche con varie iniziative atte a far godere ad apprezzare l'incanto della città.

Una grande signora del resto lo è sempre stata: "Nostra signora dell'antilambda" veniva scherzosamente chiamata agli inizi, ma l'appellativo di "Signora del neutrino" le è stato riconosciuto per tanti anni a dimostrazione del suo impegno e della sua autorità in materia.

Come avviene in questi casi in cui l'autorevolezza e le capacità direttive si accompagnano al talento nella ricerca, è stata chiamata a ricoprire la direzione dell'Istituto di Fisica di Padova negli anni '70, succedendo ad Antonio Rostagni di cui è stata preziosa collaboratrice negli anni della ricostruzione della fisica padovana e dell'avvio di imprese rilevanti quali la fisica dei raggi cosmici ed anche nel sostegno, come ricorda uno degli scriventi (RAR), della fisica nucleare con la fondazione del Laboratorio di Legnaro. Dal 1965 al 1968 ha diretto la sezione di Padova dell'INFN,di cui è sempre stata autorevole esponente in tutte le sedi.

Professore Emerito dell'Università di Padova, Socio Benemerito della SIF, Membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Socio dell'Accademia Galileiana di Padova, ha avuto prestigiosi riconoscimenti quali il Premio Feltrinelli dell'Accademia di Lincei, e il Premio del Centenario e il Premio Enrico Fermi della SIF, oltre alla Medaglia d'oro dei benemeriti della Scienza e dei Benemeriti della Scuola e della Cultura.

Renato Angelo Ricci
Professore Emerito, Università di Padova, Presidente Onorario SIF

Gabriele Puglierin
INFN, Sezione di Padova