The Pontecorvo Affair. A Cold War Defection and Nuclear Physics
È la revisione della versione italiana, pubblicata da Sironi Editore nel 2007.
Conferma il punto forte del libro, con la ricostruzione dettagliata delle intricatissime vicende del brevetto dei neutroni lenti.
Un capitolo della saga, partita da via Panisperna, che si è sviluppato negli States, fra inghippi legali e intrighi politici. Coinvolgendo personaggi come Gabriello Giannini, laureato di via Panisperna, diventato uomo d’affari a New York, e fiduciario per gli States di Fermi e del suo gruppo di titolari del brevetto italiano. E qui si avverte la mano di una guida di eccezione per l’autore, come lo storico della scienza John Heilbron, nel districare vicende complesse in quel di Washington.
Rispetto all’edizione italiana, grazie a ulteriori indagini viene fatta luce su Emilio Sereni, fra i leader del PCI, uomo di fiducia dei sovietici, cugino di Pontecorvo e organizzatore della sua fuga in URSS. Quando era in vita, Pontecorvo si rifiutò ostinatamente di rivelare chi l’aveva aiutato nel difficile trasferimento al di là della cortina di ferro. Ancora dopo decenni, si era rifiutato di fare nomi con la sua biografa, Miriam Mafai.
Le ricerche di Turchetti hanno, però, messo in chiaro il ruolo del cugino Sereni, nel quadro complesso della storia della sinistra italiana e europea. Incidentalmente, Sereni fu anche l’animatore, nel 1954, in Senato, della fiera opposizione del PCI alla partecipazione dell’Italia al progetto del CERN.
Maggiore documentazione anche sulla questione, che sta particolarmente a cuore all’autore, e cioè sul presunto ruolo di Pontecorvo nelle vicende del nucleare militare dell’URSS. Ruolo che non risulta in nessuna misura apprezzabile, nonostante gli sforzi di Turchetti.
Secondo un protagonista di quelle vicende, Isaak Khalatnikov, non è neppure pensabile un ruolo di Pontecorvo nella progettazione delle bombe dell’URSS, “perchè uno venuto dall’Italia, sia pure con il pedigree, non sarebbe mai stato ascoltato da Beria o da Igor Kurchatov”. Cioè rispettivamente dal responsabile politico e da quello scientifico dei programmi nucleari dell’URSS.
Evidentemente la grandezza dello scienziato Pontecorvo, che ha previsto con decenni di anticipo le oscillazioni dei neutrini, sta da tutt’altra parte.
L. Belloni
- S. Turchetti
- The Pontecorvo Affair
- A Cold War Defection and Nuclear Physics
- The University of Chicago Press, London, 2012
- pp. 292, $45.00
- ISBN 978-0226816647