Half Life

F. Close

The Divided Life of Bruno Pontecorvo, Physicist or Spy

Una autentica enciclopedia storica su Pontecorvo, puntigliosamente basata su tutti i documenti consultabili, e le testimonianze dell’epoca ancora disponibili. E scritta con un tono leggero, che farebbe venire voglia di leggere anche a un accanito compulsatore di tablet e I-phone.

Pontecorvo vuol dire “fuga in URSS”, fatto che provocò una sensazione unica nel mondo bipolare di una volta. Qui l’autore si destreggia fra le mezze verità e le bugie conclamate dei servizi segreti e del mondo degli spioni, con i loro voltafaccia e tradimenti improvvisi, le consumate doppiezze, e le inaspettate confessioni. Per l’organizzazione della fuga, l’indiziato numero uno è il cugino Emilio Sereni, personaggio di peso del movimento comunista internazionale. Per un definitivo verdetto di colpevolezza, è necessaria però ulteriore documentazione. Un altro sforzo in questa direzione per Simone Turchetti, autore di una precedente biografia di Pontecorvo, in cui ha messo bene in luce il ruolo di Sereni. Close va però oltre Turchetti e ipotizza che l’azione di Sereni sia stata innescata da una “soffiata” di Kim Philby, il funzionario dell’ambasciata britannica a Washington, doppiogiochista a favore dell’URSS. La prova documentale dell’avvenuta “soffiata” a Mosca, che doveva mettere in guardia Pontecorvo sulle intenzioni dell’FBI e del servizio di sicurezza degli inglesi, è stata in effetti rinvenuta a oltre sessant’anni di distanza dagli eventi, grazie agli sforzi del detective Close. Ma non risulta ancora completamente provata la concatenazione fra la “soffiata’” di Philby, diretta a Mosca, e la decisa azione di Sereni, volta a salvare il cugino dalle mire dei servizi segreti occidentali.

La suddetta fuga ha letteralmente scaraventato Pontecorvo e la sua intera famiglia in un mondo sconosciuto, ultradiffidente e completamente diverso da quelli frequentati prima. E qui Close dettaglia le difficoltà dell’inserimento nella nuova realtà, particolarmente pesanti per la consorte Marianne. Quanto al dilemma fra il Pontecorvo spia fin dai tempi del Canada, o semplicemente fisico utilissimo, per la sua sola presenza dopo la fuga, ai programmi nucleari dell’URSS, Close ha fatto il possibile per venirne a capo, lasciando però un punto interrogativo finale. Pontecorvo significa anche fisica dei neutrini. Qui l’esperto comunicatore interviene a inquadrare nel contesto dell’epoca gli indubbi contributi di Pontecorvo, che sono stati ampiamente discussi nei convegni celebrativi in occasione del centenario della nascita, pochi anni fa. Close valuta con competenza sia le intuizioni anticipatrici del fisico, che hanno ispirato un intero campo di ricerche, sia i limiti delle medesime, in particolare a proposito dei Nobel mancati o negati a Pontecorvo, proprio in seguito o come conseguenza della fuga. Rimangono aspetti della vita sovietica dello scienziato che non vengono sottolineati e trattati abbastanza né da Close né da Turchetti. Come la lunghissima anticamera inflitta a Pontecorvo, prima della nomina a membro effettivo, a pieno titolo, dell’Accademia delle scienze. E la sua esclusione dal gruppo di Kurchatov.

L’autore, fisico insigne e premiato comunicatore, offre comunque un quadro molto istruttivo della scienza e del mondo del secolo scorso, frutto di esperienza diretta e di approfondite indagini negli archivi.


Lanfranco Belloni
Università di Milano


F. Close
Half Life
The Divided Life of Bruno Pontecorvo, Physicist or Spy
Oneworld. London 2015
pp. XIX + 378; £ 20.00
ISBN 9781780745817