Professione fisico

Un po' di chiarezza sull'Ordine Professionale

News del 30/11/2018

Cari Colleghi Fisici,

non so perché alcuni colleghi poco informati stanno diffondendo in questi giorni notizie false e decisamente incomplete sull'ordine professionale, seminando il panico e denigrando la Società Italiana di Fisica e di conseguenza – perdonate l'osservazione personale – il suo presidente.

La SIF ha perseguito insieme a molte altre associazioni la strada del riconoscimento della professione del fisico dal 2008, riconoscimento ottenuto con la legge del 31 gennaio 2018 che ha istituito la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici (FNCF). Dal 2008 in poi, la SIF ha puntualmente informato e coinvolto tutti i fisici, anche attraverso le circa venti altre associazioni/società/istituzioni del Settore Fisica, in particolare l'AIFM (Associazione Italiana Fisica Medica) e l'ANFeA (Associazione Nazionale Fisica e Applicazioni).

La SIF sta ora lavorando, appunto in stretta collaborazione con queste associazioni/società/istituzioni di fisici e insieme alla neonata FNCF, per definire nel modo migliore e più efficace possibile le nuove modalità di iscrizione dei fisici professionisti all'albo professionale. Si è appena svolta a Roma, il 28 novembre, una riunione indetta dalla FNCF cui hanno partecipato i rappresentanti di oltre dieci associazioni dei fisici, compresa la SIF.

Trattandosi di un debutto per i fisici, la questione non è semplice.

Il Ministero vigilante della FNCF è diventato il Ministero della Salute (non è più il Ministero della Giustizia come era in passato per il CNC, il Consiglio Nazionale dei Chimici ossia l'ordine professionale dei soli chimici). Sono entrate in vigore nuove norme e nuove leggi per tutto ciò che riguarda i cosiddetti professionisti della salute, tra cui sono ora inclusi i fisici, i chimici e i biologi.

Il fatto che tutti i fisici e chimici professionisti, anche quelli che non operano nel settore strettamente sanitario, siano entrati a far parte dei professionisti della salute rappresenta in un certo senso un’opportunità per un settore di discipline scientifiche diverse da quelle mediche, cioè un’occasione di fornire con la loro professionalità e il loro know how scientifico un valore aggiunto di competenze e di controllo.

Siamo solo all'inizio con la definizione delle competenze dei fisici professionisti e degli obiettivi formativi ai fini di quella che sarà la futura formazione continua per coloro che si iscriveranno all'albo. È bene ricordare che nel parterre dei fisici, i fisici dell'Università, degli Enti Pubblici di Ricerca e della Scuola non raggiungono nemmeno la metà del totale e che le competenze e gli obiettivi di cui stiamo parlando sono stati proposti e discussi pensando all'altra (oltre) metà dei fisici, pensando non solo a chi già svolge una professione diversa da quelle ricomprese nella docenza e nella ricerca pubblica ma anche a chi in futuro potrebbe conseguire la laurea in fisica con l'intento di perseguire questo diverso tipo di professione.

La questione di primaria importanza che la SIF sta seguendo con la massima cura e attenzione è inoltre quella dell'obbligatorietà o meno dell'iscrizione all'albo per i fisici, una questione delicata che riguarda in maniera identica anche i chimici.

La FNCF – purtroppo senza informare nei tempi dovuti le società/associazioni/istituzioni dei fisici che, è bene sottolinearlo, non hanno ancora la possibilità di essere rappresentati con cariche elettive negli organi direttivi della FNCF – ha preso l'iniziativa di rivolgere tramite il Ministero della Salute un interpello al MIUR sull'obbligatorietà dell’iscrizione. La SIF ha appreso dell'interpello (datato 6 luglio 2018) e ne ha ricevuto copia solo il 23 novembre, chiedendo dunque alla FCNF, nel corso della riunione del 28 novembre, di trasmetterlo tempestivamente a tutte le associazioni/società/istituzioni del Settore Fisica. Il MIUR non ha ancora risposto.

D'altra parte, a secco di notizie, la SIF si era già ovviamente mossa sulla questione, creando all'inizio di novembre un gruppo di lavoro (GDL) ristretto con rappresentanti delle associazioni/società/istituzioni e comprendente inoltre un legale, esperto di questioni ordinistiche. Compito del GDL è quello di interagire tempestivamente con il Ministero della Salute e con il MIUR. È mia convinzione che la questione dell'obbligatorietà, che riguarda in special modo il mondo dell'Università, della Ricerca e della Scuola che fanno capo al MIUR, verrà risolta in modo adeguato.

Invito quindi tutti a non perdere la calma e a non perdere di vista i doveri che da fisici abbiamo nei confronti della società civile.


Luisa Cifarelli
Presidente SIF